La crisi dirompente che attanaglia l’Italia e tutti gli italiani si riflette sull’economia. Un mercato che non pare spronato ad uscire da una situazione di stallo, con asticella che verte verso il basso, inesorabilmente. In tempi di crisi economica come quella in cui imperversa la società del BelPaese, dove i pensieri e le preoccupazioni della stragrande maggioranza delle famiglie sono riassunte nella tipica frase-icona “come arrivare a fine mese?”, parlare di “impatto ambientale”, “Ecologia”, “Smart city”, “inquinamento”, può apparire superfluo e fuorviante, ma, in realtà, come dimostrato dagli impegni dei Governi europei per quanto concerne gli incentivi destinati alla riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati, l’aspetto ecologico non deve essere sottovalutato. Anzi, il settore delle Rinnovabili ne è un esempio, anche il mercato potrebbe godere di un rilancio notevole delle nuove tecnologie e dell’ottimizzazione delle risorse inesauribili.
E’ infatti ormai assodato che le rinnovabili svolgano un ruolo di primo piano nel rilancio dell’economia europea ed italiana in particolare. Proprio l’Italia rappresenterebbe il trampolino per sfruttare queste tecnologie e per avviare un rilancio economico, rivitalizzando il mercato locale, nazionale e continentale. Il BelPaese, infatti, per caratteristiche climatiche e per risorse, rappresenta il punto di riferimento per parecchi settori “green”: il solare e l’eolico, in particolare, sono i settori per i quali la geomorfologia del nostro territorio si presta notevolmente. Volendo localizzare ancora di più le potenzialità delle rinnovabili in Italia, potremmo constatare come il Meridione possa diventare una fonte di energia per coprire il fabbisogno di tutta una Nazione: ricchezza di sole, mare, vento sono testimoni di queste potenzialità intrinseche. Ma non solo, perché oltre al sole ed al vento, risorse indispensabili per il rilancio economico di settore, anche il Governo dovrebbe metterci del suo: le reti di distribuzione energetica, in un territorio che (se si fa eccezione del distacco isole-penisola) non presenta particolari difficoltà geografiche, dovrebbero essere pensate e ottimizzate proprio per rispondere al fabbisogno energetico della Nazione: questo porterebbe, inoltre, allo sviluppo di nuovi posti di lavoro, alla costruzione di nuove strutture, alle potenzialità di vendita dell’energia anche all’estero. In poche parole, un’opportunità per il rilancio dell’economia dell’Italia tutta.