Prima di parlare delle sue teorie cechiamo di scoprire innanzitutto
Chi era John Maynard Keynes
John Maynard Keynes era un economista britannico che è vissuto a cavallo di sue secoli, in particolare il XIX e il XX secolo. Ancora oggi viene studiato tantissimo nelle scuole e nelle università, nei corsi di economia di tutto il mondo, ritenuto come uno dei padri fondatori dell’economia moderna.
Infatti Keynes è universalmente riconosciuto come il padre della macroeconomia e viene ritenuto il più influente tra gli economisti del XX secolo.
Sono talmente sagge e attuali le sue teorie che un sito tra i più importanti del settore degli aforismi gli ha dedicato il seguente post: frasi e aforismi di John Maynard Keynes.
Le teorie keynesiane
L’obiettivo di questo post è quello di stabilire se le teorie dell’economista britannico siano ancora attuali o meno. Al lettore l’ardua sentenza. Intanto cerchiamo di riassumerle qui di seguito…
Keynes ha vissuto in un periodo di grande crescita industriale delle nazioni. Il suo merito è stato quello innanzitutto di dirigere il focus dell’economia, fino a quel momento indirizzato solo sulla produzione di beni, sulla domanda. Faceva infatti osservare come spesso la domanda aggregata finiva per essere insufficiente a garantire la piena occupazione.
Per cui il cuore delle sue teorie è la considerazione che in alcuni momenti della vita economica di una nazione un intervento pubblico statale a sostegno della domanda fosse necessario.
Necessario per evitare un tasso di disoccupazione alto che ovviamente diventa causa di un’ulteriore diminuzione della domanda aggregata.
Meglio che lo Stato veda il suo bilancio andare in deficit ma che contribuisca all’incremento della domanda degli investimenti e, quindi, dell’occupazione.
All’epoca le sue teorie erano rivoluzionarie e erano in contraddizione con la legge di Say che sosteneva che il mercato essendo un sistema fosse in grado da solo di riequilibrare domanda e offerta