Molte persone credono che il prezzo dei covered warrant si trasformi solo ed esclusivamente in base al prezzo del sottostante: al rialzo dell’azione dovrebbe quindi corrispondere un rialzo del prezzo della covered warrant. In realtà non è affatto così e coloro che investono credendo in questo precetto possono trovarsi del tutto spiazzati nel constatare una situazione opposta, in cui quindi al rialzo dell’azione può corrispondere un prezzo della covered warrant che resta identico a quello iniziale o che addirittura tende a scendere.
Questo accade perché non è affatto vero che il prezzo dei covered warrant si trasforma solo in base al prezzo del sottostante, bensì sono altre le variabili che scendono in campo. Nello specifico, sono 5 le variabili che è di fondamentale importanza prendere in considerazione e di cui tra poco cercheremo di dare un quadro quanto più completo possibile. Prima di scoprirle, ci teniamo a sottolineare da subito che per riuscire a calcolare il prezzo dell’azione, è necessario utilizzare dei modelli che prendono in considerazione tutte queste variabili, anche perché il prezzo tende a trasformarsi anche quando una sola variabile si modifica. Tra i modelli in assoluto più utilizzati, dobbiamo ricordare quello di Black-Scholes. Questo è il modello più classico, che prende il nome dai matematici che lo hanno pensato, a cui spesso viene affiancato però anche il modello Cox-Ross-Rubenstein binomiale. Coloro che operano ogni giorno nel settore dei covered warrant, non potrebbero portare avanti al meglio il loro lavoro senza utilizzare questi strumenti, punto di partenza di fondamentale importanza per ogni investimento e ogni possibile previsione futura. Ovviamente sfruttare questi strumenti per coloro che si affacciano per la prima volta al mondo dei covered warrant non è così semplice, ma è comunque importante iniziare quantomeno a capire che tutte le variabili sono fondamentali per l’andamento del prezzo.
Ecco le 5 variabili da prendere in considerazione e le modifiche che comportano:
- Il prezzo del sottostante. Quando il prezzo del sottostante aumenta, il warrant call sale a sua volta, ma il warrant put invece tende a scendere.
- Prezzo di esercizio, in gergo strike price. Se il prezzo di esercizio aumenta, il warrant call diminuisce di valore e il warrant put invece scende.
- La vita residua del covered warrant. Quanto la vita residua di un covered warrant è elevata, anche il suo prezzo è alto, questo perché il valore del sottostante è esposto ad una quantità maggiore di oscillazioni, con maggiori possibilità di guadagno. Mano a mano che la vita residua tende a diminuire, anche il valore del warrant diminuisce.
- Volatilità del sottostante. Se ci si aspetta che la volatilità del sottostante sia elevata, il valore del covered warrant tende a salire, sia che si tratti di un call o di un put.
- Interessi e dividendi maturati. Si tratta di variabili che contribuiscono a determinare il prezzo al termine del sottostante, meglio conosciuto con il nome di forward.
Per riuscire a prendere in considerazione queste varianti al meglio, è possibile andare alla ricerca, anche direttamente online, dei manuali sui covered warrant, solitamente in possesso anche di tabelle esplicative e schemi. Sì, avete capito bene, dovrete studiare un po’ per poter investire i vostri soldi. Studiando e leggendo, vedrete che diventerete abbastanza esperti da poter minimizzare ogni rischio e rendere l’investimento più sicuro e allettante. Nel caso con un studiare proprio non faccia per voi, potete sempre chiedere aiuto ad un professionista del settore.